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ci è venuto in mente osservando alcune tra le tantissime piante strane che coltiviamo in vivaio: bellissime ma poco conosciute, un pò ai margini della popolarità che invece circonda altre piante, come oscurate dalla loro chioma: esattamente quello che capita alle essenze del sottobosco.
Abbiamo quindi pensato di identificare in questo modo gli articoli nei quali presenteremo alcune di esse.
Speriamo l'idea vi piaccia.
Oggi, durante il solito giro di controllo per verificare lo stato di salute e crescita delle giovani piante in vivaio, decido di variare il percorso e passo in una zona dedicata ad alcune piante madri.
Le piante madri sono piante adulte particolarmente valide che usiamo per moltiplicare la varietà.
La moltiplicazione, come abbiamo visto, oltre che da seme avviene anche per innesto e talea
Fatto sta che, d'improvviso mi trovo sotto una stupenda pergola di Actinidia (kiwi) stracarica di frutti.
Embè direte voi, che c'è di strano? di per sè nulla, ma questa varietà di actinidia è un po' particolare: si tratta di un kiwi autofecondante.
L'actinidia è comunemente una pianta dioica, in pratica per avere dei frutti servono sia la pianta maschio che quella femmina.
In questo caso invece sia gli organi maschili che femminili sono sulla stessa pianta.
Vero è che la pezzatura è leggermente più piccola della classica Hayward, ma il sapore è fantastico.
La natura ci viene quindi incontro nel caso non si avesse lo spazio per piantare almeno due dei classici kiwi (maschio + femmina) , ma non ci si volesse privare della loro bontà e dei loro benefici effetti.
Questo tipo di actinidia non è l'unica Autofecondante, esiste anche un altro tipo:
l'actinidia Arguta (issai è la varietà che coltiviamo noi) che ha portamento nano, quindi idonea per piccole pergole e graticci e che produce un frutto più piccolo, ma senza peli e consumabile con la buccia!
entrambe, ovviamente, oltre che in vivaio le potete avere qui