"Appartenere ad un progetto" costa sempre molta fatica ad un'impresa: ti obbliga a rispettare obblighi e carichi di responsabilità ulteriori rispetto a quanto la già fiorente normativa Italiana impone alle aziende.
E allora perchè una realtà che per antonomasia dovrebbe essere rivolta al profitto vorrebbe disperdere risorse in questo modo? Per avere un lustrino da appendere al petto?
Nel nostro caso sicuramente no anche perchè, per un'impresa a conduzione famigliare come la nostra che non può permettersi il costo di impiegati dedicati, lo sforzo è ancora maggiore.
Ecco allora che diventa fondamentale scegliere il tipo di certificazione alla quale appartenere; cercavamo qualcosa che avesse nel suo spirito la stessa nostra visione del prodotto e del consumatore, non un mero controllo di procedure con tanta carta e poca sostanza.
Non è stato poi così difficile scegliere perchè l'approdo naturale è stato sul Progetto campagna amica di Coldiretti dove la sostanza, prima ancora della forma, la fa da padrona. Diventare "Punto Campagna Amica" è stato quindi un momento di orgoglio e motivo di soddisfazione da presentare ai clienti che possono tranquillamente documentarsi, anche online, in totale trasparenza dei punti centrali che l'azienda deve rispettare a garanzia di qualità e italianità del prodotto.'
aderire alla Fondazione Campagna Amica e al Manifesto per una filiera agricola tutta italiana,
essere socie di Coldiretti,
possedere i requisiti previsti dalla normativa vigente per l'esercizio della vendita diretta dei prodotti agricoli,
sottoscrivere il Regolamento d'uso del marchio "Campagna Amica" che contraddistingue i prodotti agricoli realizzati in Italia.
Per far parte di Campagna Amica, le imprese agricole, devono:
Le imprese licenziatarie del marchio "Campagna Amica" vengono sempre iscritte all'Albo Nazionale Campagna Amica e si sottopongono a dei controlli di origine da parte del CSQA, un Ente Terzo di Certificazione riconosciuto.